Marvel IT Presenta…
#10
Story by Mr. T
Produced by Marvel IT
Directed by Your Imagination
Cast List:
Jean Grey |
Fenice |
Guest Stars: |
|
Hank McCoy |
Bestia |
||
Peter
Rasputin |
Colosso |
||
Logan |
Wolverine |
Sinistro |
. |
Bobby
Drake |
Uomo
Ghiaccio |
G.W.
Bush
|
P |
Emma
Frost |
Regina
Bianca |
Senatore Kelly
|
? |
Charles Xavier |
Professor
X |
A |
? |
Camp David. Stati Uniti d’America.
Dove il contatto con la natura
calma gli animi tormentati e rischiara le menti confuse e sono forgiate
alleanze e prese scelte in grado di cambiare il destino degli uomini e il
futuro del mondo.
A bordo di un elicottero militare
il professor Xavier, scortato da Jean Grey, presentata come sua assistente,
arriva accompagnato dal Senatore Robert Kelly. Tra di loro, nel buio delle
lamiere dell’elicottero, siedono tre macrocefali geneticamente manipolati, gli
ultimi modelli dell’ingegneria eugenetica della divisione Ricerca&Sviluppo
del Dipartimento di Parapsichiatria del F.B.S.A, tre tamponi psichici
antitelepatici generati tra altrettanti embrioni recuperati dal surplus di
fecondazioni artificiali negli enti pubblici federali.
Il Professor X non dà segno di disagio
ai suoi pensieri intrappolati in una ragnatela di rumore bianco telepatico,
rilassato si gode il verde panorama della tenuta presidenziale che si apre
sotto di loro. Jean Grey, invece, non
nasconde la sua preoccupazione, il suo sguardo accusatorio rimbalza dagli occhi
sfuggenti del Senatore allo sguardo perso nel vuoto degli adolescenti
macrocefali.
- Non piace neppure a me, dott.sa,
mi creda, - dice Kelly, col tono di chi svela un segreto di qualcun altro – ma
la vostra natura mutante ci è nota e queste sono le ordinarie misure di
sicurezza che il Presidente richiede.
E George W. Bush, Presidente Degli
Stati Uniti d’America, l’uomo che ha convocato Xavier ad un incontro storico, è
li ad accoglierli, mentre scendono dall’elicottero; dietro di lui, un macrocefalo
personale, bioarma di difesa e attacco contro attentati psichici alla sua
persona, Jasper Sitwel, direttore del F.B.S.A e un’inusuale guardia del corpo,
l’Agente Speciale numero uno sul campo, U.S.Agent.
- Mio padre conosceva suo padre,
professore. Lavorarono insieme, ai tempi della C.I.A. – ricorda Bush,
rispondendo alla mano aperta di Xavier con una stretta presa e un coinvolgente
sorriso – Se si domandasse cosa mi ha spinto a conoscerla personalmente, le
ricordo che le attività segrete della Scuola Per Giovani Dotati sono state
appoggiate dai nostri servizi di intelligence in passato. Inoltre, consideri
che da generazioni, le opinioni del Senatore Kelly sono ascoltate dalla mia
famiglia con la massima attenzione e accreditate della massima autorevolezza, e
Robert ha ultimamente maturato un atteggiamento più che propositivo nei
confronti dei mutanti, degli X-Men e di lei, in particolare.
- Capisco, signor Presidente. Il
piacere è reciproco.
I due uomini s’inoltrano nel parco alberato, lungo un sentiero, nel verde della tenuta presidenziale, seguiti nei loro dialoghi, dal Senatore Kelly, Jean Grey e l’entourage presidenziale qualche passo più indietro.
- Come ben sa, il numero di
mutanti cresce geometricamente sin dalla Seconda Guerra Mondiale, in America,
come in tutto il pianeta. – continua Bush - diverse strategie sono state
adottate dalle precedenti amministrazioni riguardo al “problema mutante”,
professor Xavier. Dalle sentinelle, il cui appalto di produzione è ancora in
mano alle Industrie Shaw, al monitoraggio, tramite l’Atto di registrazione
mutante, promosso dal senatore Kelly, alcuni anni fa. Questa amministrazione
non può esimersi dal trovare una soluzione al problema che sia di vantaggio per
tutta l’America e il suo popolo. Se i mutanti sono la nuova generazione
dell’umanità, dovrei chiudere un occhio e lasciare che la natura faccia il suo
corso, o abbassare il pugno sul nostro futuro? Sarò diretto, professore – Bush,
jr si ferma ad incrociare lo sguardo di Xavier - Voglio sapere, i mutanti sono
una minaccia per l’America?
Il Professor X si guarda intorno. Il volto duro del presidente cowboy texano. La sincerità negli occhi di Robert Kelly. La sua migliore allieva, Jean Grey, ormai una donna e insegnate all’Istituto Xavier d’Istruzione Superiore, che crede ciecamente in lui e lui in lei, ha le braccia conserte sul petto, segno non verbale di una chiusura alla comunicazione. Il macrocefalo che non sembra essere consapevole nemmeno della propria presenza, ma è capace di impedirgli di leggere telepaticamente la mente del Presidente. U.S.Agent, apparentemente rilassato, sicuro di sé, pronto a dar la vita per l’America. Alla fine le sue parole nascono spontaneamente, dettate da anni di ferma convinzione in un sogno.
- Problema, minaccia, terroristi, predatori. I mutanti non sono armi da usare, non sono malati da curare, sono persone. Come me, come lei, signor Presidente. Il resto sono solo etichette. La stessa parola “mutante” lo è. Tutto ciò non ci aiuta. Ci fornisce una falsa spiegazione, limita la nostra comprensione. Le etichette influiscono negativamente sul modo di trattare un individuo, non ci incoraggiano a sperare in un cambiamento positivo. Focalizzano la nostra attenzione sugli aspetti negativi, quelli che creano il “problema”, anziché sulle risorse. E’ un circolo vizioso dal quale è difficile uscire. Signor Presidente, io stesso sono un mutante. E sono un insegnate; educo per sviluppare la predisposizione al bene presente in ognuno di noi. Dobbiamo evitare l’uso di etichette sommarie, non è la persona nella sua globalità il problema. E’ il comportamento che ci deve interessare, sul comportamento dobbiamo intervenire per porre rimedio al problema.
- I miei collaboratori mi hanno illustrato approfonditamente il Sistema d’Istruzione Personalizzato[1] adottato nel suo Istituto, professor Xavier. Sono ammirato, è un metodo educativo moderno e flessibile. I principi teorici e tecnici su cui si basa e gli obiettivi che si prefigge di realizzare sono notevoli.
- E’ importante definire tutti
tipi di problemi in termini di deficit ed eccessi comportamentali. I
comportamenti desiderabili e quelli indesiderabili sottostanno alle stessi
leggi.
- Esperienze diverse possono produrre comportamenti diversi – interviene Fenice con puntuale sincronicità.
- La dott.sa Jean Grey-Summers, –
il Professor X la introduce alla conversazione - ex-studentessa
all’Istituto Xavier e attuale condirettrice e membro fondatore degli
X-Men.
- Enchanté, dott.sa; continui, la
prego. – invita il Presidente.
- Il comportamento è determinato
dalla storia delle interazioni dell’individuo con il suo ambiente. Quando
guardiamo a un comportamento come manifestazione della personalità, in realtà
osserviamo la manifestazione di quell’interazione. Modificando le variabili che
producono un comportamento indesiderato possiamo disapprenderlo e apprendere
nuovi comportamenti alternativi.
- Il malessere è conseguenza di
una relazione disfunzionale appresa. – sottolinea il Professor X - Emarginati,
soli, alcuni dotati di poteri così anomali da divenire un pericolo per sé e per
gli altri. Invece, all’Istituto Xavier, con altri delle loro stessa età
imparano a essere accettati e non temuti[2].
- Ci sono mutanti che non
condividono questo punto di vista, Presidente. – conferma Jean – Odiati,
perseguitati, cacciati e uccisi, sviluppano valori in conflitto con il senso di
collettività, l’altruismo, tali da incoraggiare aggressività e individualismo.
L’adesione a questa ideologia è funzionale alla sopravvivenza, in quei contesti
nei quali sono carenti modelli di apprendimento diversi. Creiamo un nuovo
sfondo dal quel possa emergere una nuova figura. Produciamo un cambiamento
nell’ambiente dell’individuo per aiutarlo a vivere meglio nella società.
Costruiamo insieme una nuova relazione per dare prova che c’è qualcosa di
diverso e migliore, e nuovi comportamenti prenderanno forma.
- E poi, che ne sarà di loro?
- Dipende da loro. – risponde Xavier - Potranno inserirsi nel mondo come giovani uomini e donne istruiti o restare alla scuola ed insegnare ad altri e diventare quelli che ho chiamato con affetto X-Men[3]. In ultima analisi, Presidente, è una questione di speranza.
- Bene, professor Xavier. Credo che questo risponda alla mia domanda. Il Senatore forse ha ragione, quando dice che dobbiamo aiutarci reciprocamente, soprattutto alla luce delle dichiarazioni di Magneto[4]. Senatore?
- Sì, Presidente. – risponde Kelly, affiancando il professore – Vede, professor Xavier, la commissione per lo studio delle psicologie dei gruppi minoritari, tramite ricerche sperimentali, ha messo in evidenza l’influenza della visione ripetuta di immagini di leader di gruppi minoritari presso l’opinione pubblica e i rappresentati di gruppi rivali[5]. Gli studi dimostrano il cambiamento dei pregiudizi, da negativi a positivi nei soggetti volontari sottoposti ai test, nei confronti dei gruppi minoritari, attraverso una nuova percezione e una rivalutazione di quegli stessi pregiudizi. I recenti cambiamenti hanno posto lei e i suoi X-Men, professore, allo status di modelli per le nuove generazioni di mutanti. Significativi sondaggi d’opinione indicano un’inversione di tendenza nelle percezione dei mutanti, da generalmente negativa a positiva, del 38%, in piena crescita. Stimiamo il raggiungimento e il superamento del 50% entro uno, massimo due mesi. Questo fino all’annuncio shock di Magneto. A questa mattina la tendenza al rialzo si è stabilizzata al 34%, la cura al virus Legacy unitamente all’invito di asilo ai mutanti che si sentono minacciati ha intorpidito le acque, confondendo le idee.
- Noi crediamo, professore, ora più che mai, - dice risoluto Bush - che una sua deliberata entrata in campo non possa che contribuire significativamente ad una risoluzione positiva del problema. Con gli X-Men al nostro fianco abbiamo molte più probabilità di allontanare la funesta minaccia di una guerra genetica.
- E di promuovere una coesistenza pacifica tra umani e mutanti. – aggiunge il Senatore Kelly, come indispettito della mancata enfasi del Presidente.
- Nutro una profonda fiducia nel
rapporto che oggi abbiamo creato insieme, signor Presidente, senatore Kelly, -
afferma Xavier, - l’apertura al dialogo per costruire insieme il futuro.
Desidero mantenere una certa autonomia d’azione e decisionale. Accetterò
l’offerta di consulente esecutivo per gli affari mutanti nel mondo per l’ONU.
E’ un ruolo di ampio respiro e gli X-Men agiranno come una vera e propria forza
di pace. L’istituto Xavier non sarà un’esclusiva oasi felice per pochi eletti.
Sogno accademie nei paesi membri delle NU; modificando il contesto, daremo una
possibilità di scelta e aumenteremo i gradi di libertà individuali. Le chiedo
di appoggiare il mio programma educativo e le proposte di disarmo delle
Sentinelle e la messa al bando della sperimentazione sui mutanti, che porrò al
prossimo Consiglio delle Nazioni Unite.
- Le sue argomentazioni sono
valide e persuasive, professor Xavier. Le do la mia parola che le prenderò in
seria considerazione.
Poi una perturbazione esterna
cambia ancora una volta le dinamiche in gioco. U.S.Agent riceve una
comunicazione via radio, direttamente nel suo elmetto. Affianca il Presidente e
gli rivela il contenuto, bisbigliandogli nell’orecchio.
I capelli di Fenice si gonfiano,
animati da una brezza non percepibile ai sensi comuni e le punte si accendono
in un gioco ipnotico di rosse fiamme.
– Wolverine ha trovato quello che
cerchiamo, Charles. E’ nei guai, ha bisogno di tutto l’aiuto possibile.
I presenti sono sorpresi, alcuni
spaventati da una reazione che non credevano possibile, fiduciosi di tenere la
situazione sotto controllo.
- Molti di noi mettono in gioco le
proprie vite per la sicurezza di tutti, signor Presidente, uomini e mutanti,
senza distinzioni. Siamo tutti umani, non lo dimentichi mai. – dice Jean con
rassicurante fermezza.
- Mi hanno appena informato che vi
siete già messi all’opera in Russia, sotto l’ombrello delle NU, con il consenso
del presidente Putin, professore.
- Bisogna vivere come si pensa,
altrimenti si finirà per pensare come si è vissuto.[6]
L’X-Wing
degli X-Men, in volo transatlantico destinazione Hong Kong.
- Di “Aaaaaa…”
- Aaaaaa…
- Bene. Iniziavo a pensare che il gatto ti avesse mangiato la lingua.
- Uhu. Stavo pensando…
- A Magneto?
- No. No, Emma. A Hank. Quello che gli è successo. Com’è cambiato[7]. E’ il mio migliore amico e non sono stato capace di dirgli niente. Non so, forse avrei potuto fare qualcosa, per aiutarlo. Non capisco come l’abbia presa. A volte è così bravo a nascondere le emozioni. Sin dai primi tempi alla Scuola, sotto sotto non gli piaceva avere i piedi come una scimmia. Per via di quelle malelingue dei suoi vicini, penso. Ma ha sempre avuto una famiglia che l’ha fatto sentire amato. Poi, gli è cresciuta la pelliccia blu; dice che le ragazze la trovavano sexy. Ok, d’accordo, c’ero anch’io e lo posso confermare, ehi, non c’era ragazza che ci resisteva, non so se mi spiego. Ma adesso. Si è trasformato completamente. Dice che non dobbiamo opporci all’evoluzione. Mi fa star male.
- Il pensiero che non hai trovato il coraggio a dargli una pacca sulla spalla o l’idea che soffra più di quanto lo dia a vedere?
- Oh, al diavolo, Emma. Non mettertici anche tu, con questi giochetti… Sai cosa volevo dire, no?
- Beh, allora non piangerti addosso e datti una mossa, la prossima volta che lo vedi, signor uomo di ghiaccio. – lo sbeffeggia la Regina Bianca, mostrandogli la lingua.
- E tu? Cosa c’entra Magneto adesso? Stiamo andando in Cina per capire quanto la polizia locale si dia davvero da fare a incastrare Zhang Tong.
- Mah, così… ci siamo mossi tanto velocemente su richiesta di Fury e dell’O.N.U., che nessuno ha avuto il tempo di commentare a freddo le parole di Magneto. Che ne pensi?
- Penso che sia il solito Magneto, Emma. Più si isola dal mondo, più dà un pretesto alla gente di vederlo come un diverso. Spero che il professore lo metta nella zucca anche a Bush. E’ un altro che per paura è capace di commettere un gran casino.
- Bobby, Bush si muove per interesse non per paura.
- Quando l’interesse viene meno, non è forse la paura che ci spinge ad agire per ottenerlo?
- Però. Che profondità di pensiero.
- Uhm… sì, insomma, anch’io guardo oltre il mio naso a volte. E poi, anche Colosso, è della mia stessa opinione.
- Certo, ho capito.
- E tu, a cosa pensavi?
- Te lo dico un’altra volta, Bobby. Siamo arrivati. Inizia la procedura di atterraggio, quei piccoli ometti gialli ci stanno aspettando.
L’Uomo Ghiaccio osserva perplesso, il cambio di umore dell’amante.
Non guardarmi così, Iceboy. Nessuno al mondo mi farà cambiare idea sul governo cinese e la sua politica razzista di eliminare alla nascita i portatori del gene-x.
- La recente transizione dal governo inglese a quello cinese e il conseguente momento di riassestamento, voi mi capite, signori, ha consentito a Zhang Tong di incrementare le sue attività criminali e soprattutto la sua influenza sulle forze dell’ordine. – riassume Xao Chang, il poliziotto, agente infiltrato S.H.I.E.L.D., di stanza ad Honk Kong, mentre invita Emma Frost e Bobby Drake a seguirlo all’interno della stazione di polizia locale. – Le indagini su Tong sono ogni giorno più difficili, voi mi capite, sono praticamente da solo e ho le mani legate.
Tutti i poliziotti presenti alla stazione si riuniscono per vedere l’arrivo dei due stranieri, con un’attenzione che supera la normale curiosità.
- Lavorano tutti al caso Zhang Tong, Xao? – chiede l’Uomo Ghiaccio.
- Non sai di chi fidarti, eh, povero Xao. – chiede la Regina Bianca – E vorresti sapere chi è corrotto e chi è pulito?
- Lei--- lei lo sa, miss Frost?
- Mettiti il cuore in pace, Xao. Sono tutti corrotti.
E in risposta le armi vengono spianate.
Manaus,
nei pressi della foresta pluviale amazzonica.
- … e così Scott, credevi di essere un uomo comune senza memoria del passato. Mutato nel perfetto Nuovo-Uomo del nuovo millennio, finché vedere Luther assumere il tuo aspetto e quello di Apocalisse non ha rotto una barriera nel tuo cervello e i ricordi sono ritornati come un fiume in piena[8].
- Sì, sì. Più o meno è andata così, Henry. Ho memoria di ogni cosa, ora, passata e presente.
- E futura?
- E’ qualcosa che non capisco, vecchio mio.
- Non capisci cosa è tuo e cosa non lo è.
- Credo di sì. Sono confuso.
- Hai paura, e comprensibile. Non avere paura della paura.
- Chi consola chi, adesso, Henry?
- Oh, stelle e strisce! Quella era una battuta? Senso dell’umorismo, questo è un inizio. Il nostro stato d’animo è in gran parte determinato dalle interpretazioni che diamo agli eventi, Scottie. Sembro Ron Perlman dipinto di blu nella “Bella e la Bestia” ed è da un paio di giorni che non faccio altro che pensare alla romantica attrazione che suscita nelle donne la mia figura archetipica. Inoltre non sono da sottovalutare le straordinarie risorse del supporto sociale nei propri confronti, e non mi riferisco a “un mondo che ci teme e ci odia”.
- No, credo di no, Hank. Neanche io mi sento solo, adesso che vi ho ritrovati. Non sempre, almeno.
I due amici, nascoste i lineamenti dietro la proiezione olografica di un induttore d’immagini, giungono di fronte ad un’anonima porta di un appartamento, all’interno di un modesto palazzo del centro città. Le parole si perdono in sussurri, mentre il ricordo degli eventi che li hanno portati in questo luogo inusuale, si fanno più forti.
- Uno. La Bestia Nera ha sintetizzato il gene-x che cerchiamo. – La Bestia mette al corrente delle sue scoperte gli X-Men, al termine del colloquio con Nick Fury[9] - Lo so, perché condividiamo gli stessi schemi di pensiero, le stesse strutture cerebrali fondamentali, nonostante la differente propensione per la luce e la tenebra. I suoi studi ricalcano i miei, il suo scopo è il mio: estrapolare il gene-x responsabile dei nostri incredibili e spesso maledetti poteri. Due. Come sia arrivato ad un tale e definitivo risultato è presto detto. Il nostro intelletto si equivale, nei prodigi come nei limiti. Qual è la variabile che fa la differenza? La Bestia Nera ha avuto accesso al lavoro e agli studi secolari di Sinistro sui mutanti.
Ciclope ha un’idea. Illuminato da una consapevolezza che non sapeva di avere, vola in Brasile, a Manuas, sulle tracce del rifugio più nascosto di Nathaniel Essex, il genetista meglio conosciuto come Sinistro.
- Se c’è anche una sola possibilità di trovare un antigene, solo un uomo può dircelo e quell’uomo è Essex! – esclama la Bestia, balzando sul Blackbird insieme a Ciclope – Non penserai che ti lasci andar da solo, Scottie! Non sapresti cosa cercare.
Un lampo di luce scarlatto abbatte la porta. Gli X-Men entrano in una stanza rimasta chiusa da tempo. L’aria è viziata, l’umidità, già alta in quella regione, è insopportabile; il respiro della Bestia è pesante, la grossa e ruvida lingua è un muscolo accessorio alla respirazione.
- Meravigliosa.
Una voce dall’oltretomba richiama gli uomini-x sotto lo stipite consunto di una porta sulla destra, al di là di una piccola anticamera, oltre una tenda unta. La poca luce che penetra all’interno gioca con le ombre. Su un trono d’ossa e materiale organico dalle sembianze umane, che come una vecchia quercia paziente prolunga e perde le radici grosse e nodose nel sottosuolo e slancia i rami contorti verso l’alto confondendoli nel soffitto di pietra, siede un uomo dagli occhi rossi di pipistrello, i denti da squalo scoperti in un ghigno mortale, un segno di quadri rosso sangue tatuato sulla fronte pallida, il corpo avvolto nelle spire di un mantello nero come la pece.
- Per spaventare i bambini e i ficcanaso. – mormora Sinistro, e la visione perde consistenza, ma mano che gli occhi si abituano alla luce. L’incubo lascia il posto ad un uomo meno imponente, ma non meno tenebroso, un uomo dal portamento pacato e signorile, per nulla minaccioso, ben curato nell’aspetto, occhi neri intensi, capelli corti corvini, baffi e pizzetto ordinati; il tutto un po’ in contrasto con la pelle pallida.
- Meravigliosa mutazione, dott. McCoy. Sono ammirato. Mi dica, è giunto qui per caso seguendo il richiamo della foresta? E adesso che Wolverine non è il solo animale a vantare di aver trovato asilo negli X-Men, ciò la turba o la consola?
Veloce come il raggio che sprigiona, Ciclope è su Sinistro. Faccia a faccia, gli occhi ricolmi di rossa energia, lo afferra alla gola e stringe.
- Taci manipolatore. Le tue provocazioni non funzionano. Non con chi ti conosce bene.
- Il--- il ritorno del figliol prodigo, Scott Summers, Ciclope, nel fulgido del suo potere. A occhi spalancati, l’alfa mutante per eccellenza. Dici di conoscermi, quanto ne sei sicuro?
- La scienza per amore della scienza. Quale progresso sarebbe possibile liberi dal vincolo del denaro e della morale? La possibilità di condurre i miei esperimenti su quella scala! Ma lo sconvolgimento di cui parla è così selvaggio, così inumano! In un mondo così ci sarebbe stato posto per il mio povero Adam?[10]
- Arghhh! Zitto! – Con una forza sovrumana Sinistro scaglia a terra Ciclope, liberandosi e alzandosi in piedi. La Bestia gli balza di fronte e affonda un artiglio nel petto dell’avversario, senza riuscire più a toglierlo.
- Apocalisse… - sussurra Sinistro, distratto, si lascia cadere senza peso sulla poltrona e così come era entrata, la grossa zampa della Bestia esce dal petto ora malleabile come un denso liquido argenteo. McCoy non avverte pericolo e aiuta Ciclope a rialzarsi.
- Sapevo dove trovarti nel momento stesso in cui me lo sono chiesto, Essex. – afferma Ciclope – Memorie di eventi e di conversazioni millenarie mi esplodono alla coscienza senza che riesca a dare una risposta o un controllo.
- L’eredità della possessione del diavolo, Scott, – dice Sinistro – indelebile nelle nostre anime. Ma non sei qui per piangerti addosso, vero?
- Nessuna anima umana è così nera, Essex. Nemmeno la tua.
- Non recitare la tua drammatica parte. – interviene la Bestia – con noi non serve. Per ogni mostro da te creato, per ogni Maddie Pryor che hai usato per distruggerci, Sinistro, l’uomo che ancora vive in te ha dato la luce a Adam Essex. Adam non è l’ennesimo prodotto della tua ricerca…
- E’ un segno di speranza, Nathaniel. – conclude Ciclope.
- Oh… vi prego. Se le mie funzioni vitali fossero ancora tali, collasserei all’istante per iperglicemia. Adam è un capito chiuso della mia vita. Ha scelto un’altra guida, un vostro letale avversario. Non dormirei sonni tranquilli fossi in voi.
- Sono le stesse persone che hanno tentato di ucciderti, Sinistro. E ci sarebbero riuscite senza il nostro aiuto.
- Così, siete qui perché ho un debito con voi, McCoy. Era ora che iniziaste a giocare duro, vista la posta in palio.
- Ci serve l’antigene, Sinistro.
- L’antigene saresti in grado di trovarlo da solo, McCoy, un volta strappato il gene-x dalle mani della Bestia Nera. Non sottovalutarti, anche se diventi una bestia ogni giorno di più. Se vuoi la risposta corretta, formula la giusta domanda.
- Ok. Bestia Nera lavora per Shaw e il Club Infernale, questo lo sappiamo[11].
- Shaw è il primo fabbricante di Sentinelle. – aggiunge Ciclope. Cosa unisce Shaw e il gene-x a Zhang Tong?
- Credete che solo voi siete venuti in contatto con civiltà aliene?- domanda Sinistro.
- Tong è di Hong Kong, il Mandarino è il nuovo Re Bianco del Club Infernale.
- Esatto, Scottie. Gli anelli del Mandarino sono di origine aliena e il movente primo del Mandarino è quello di creare un superesercito col quale riportare all’antica gloria la Cina e piegare il mondo sotto il suo dominio. Non è la prima volta che brama un esercito di mutanti, sarebbe invincibile. – rammenta la Bestia, memore dei suoi trascorsi nelle fila dei Vendicatori e della prima apparizione dell’amica Psylocke, nelle vesti di Lady Mandarin[12].
- Zhang Tong è il Mandarino[13]. Questo spiegherebbe l’evidente spostamento clandestino di materiale genetico rilevato dallo S.H.I.E.L.D. Il gene-x è il catalizzatore in grado di creare mutanti.
- Una produzione a livello industriale, Ciclope. – commenta Sinistro. – L’operazione Zero Tolerance era la crociata personale di un paradosso temporale, X-Men. Un epifenomeno, incontrollabile, una scheggia impazzita di un progetto ben più grande di Bastion[14]. Esiste ancora una Strike Force internazionale, un complesso militare–industriale dei governi umani, che usa tecnologia aliena ed esperimenti su mutanti e umani per produrre delle armi in difesa dell’estinzione genetica dell’umanità. Avete solo intravisto la superficie. C’è molto di più sotto, che un isolato, per quanto ben organizzato attacco terroristico batteriologico del mandarino.
- Un nuova generazione di Sentinelle.
- Ahimè, credo tu abbia colto nel segno, Scottie. E Shaw e la sua congrega si sono costruiti un’altra volta un’uscita d’emergenza: la possibilità di controllare i prototipi delle nuove Sentinelle tramite la tecnologia mistica del Mandarino, quando le scateneranno sui mutanti.
- La Bestia Nera e il Club Infernale, non fanno che il gioco di Apocalisse. E io e Apocalisse giochiamo due partite diverse. Non è mio interesse assistere allo scoppio di una guerra genetica che consegnerebbe il mondo a En Sabah Nur.
- I nemici dei mie nemici sono miei amici.
- Sì, Ciclope, è una mera questione di circostanze.
- Bestia Nera probabilmente clonerà gli individui per conto del Mandarino. Mi chiedo dove possa trovare originali soggetti mutanti dai quali procedere coi primi esperimenti di manipolazione genetica.
- Andiamo, McCoy. La Cina non ne è forse piena?
Ingresso
anello 12, settore 4. Un canale periferico sotterraneo ai pieni di un gruppo di
conifere, del complesso industriale segreto del Mandarino. Russia meridionale.
- Sniff, sniff… Bambini. Che ci fa l’odore di bambini in una base nascosta nel bel mezzo della Russia meridionale, dove si suppone ci sia materiale batteriologico?
- Non mi viene in mente nulla di piacevole, Wolverine.
- Va bene, Colosso. Chiediamolo a lui. – sibila Logan, sguainando gli artigli alla vista di un soldato in tuta mimetica invernale, a sentinella dell’ingresso della base segreta.
CONTINUA…
NOTE
Ok. Per questo numero avete studiato abbastanza, quello
che c’era da sapere, adesso lo conoscete, è ora di chiudere i libri e passare
all’azione! Com’è che si dice? Dopo la quiete arriva la tempesta? Insomma nella
prossima puntata spingerò sull’acceleratore. Tutti i pezzi sono posizionati
sulla scacchiera pronti per la mossa finale, ma forse non proprio tutti, perché
entreranno in campo nuovi personaggi destinati a cambiare le vite degli X-Men.
Fatemi sapere se v’intriga, alla prossima! X-ciao!
[1] Il Sistema d’Istruzione Personalizzato (SIP) esiste davvero. Sviluppano da Keller negli USA e in Brasile negli anni sessanta è un metodo d’insegnamento (inizialmente universitario) altamente specializzato ed efficace che usa l’approccio dell’analisi e modificazione del comportamento all’istruzione della classe. Se volete saperne di più scrivetemi o cercate il Volume 17 (1994) del ‘Journal of Applied Behavior Analisys’, un numero speciale dedicato alla psicologia scolastica.
[2] Quest’ultima frase è tratta pari pari dalle parole di Xavier in “X-Men – il film” J
[3] Idem come sopra
[4] Leggete X-Men #9 by MIT per saperne di più
[5] La Divisione
e gli studi sperimentali citati, risultati compresi, esistono davvero. Se
volete saperne di più andate al sito della ‘American Psychological Association’
(APA) www.apa.org e cercate nella sezioni
delle Divisions (i nostri Dipartimenti) quella citata e leggete. ‘Unity Through
Diversity’ è il loro motto, che gli X-Men hanno fatto proprio! Vedi X-Men #6-8 UE by MIT
[6] Paul Bourget
[7] Leggete X-Men #6-8 UE by MIT
[8] Idem come sopra… J
[9] X-Men #9 by MIT
[10] Queste parole sono le stesse pronunciate da Nathaniel Essex la prima volta che osserva la vera natura di En Sabah Nur, apocalisse, nel 1859, così come ci ha splendidamente narrato Milligan nelle “Nuove Avventure di Ciclope e Fenice” Ed. MITA. Meditate gente, meditate, sui rapporti tra Sinistro, Scott e Apocalisse, soprattutto dopo la fusione degli ultimi due…
[11] La nuova Cerchia Interna del Club Infernale si è formata in X-Men #3-4 by MIT
[12] Tutto ciò
ne fenomenale ‘Gli Incredibili X-Men bis’ Speciale #6 Ed. Star Comics by Claremont/Lee
[13] Andiamo c’era qualcuno che non lo aveva ancora capito? J Tong è il classico nome da ‘gangster’ del Mandarino
[14] Zero Tolerance. Bastion, tutte storie passate. Se non le avete lette, tutto ciò che riserve sapere è scritto in questo episodio.